Nato a Popoli (PE) il 1 Febbraio 1891 e morto a Pisa il 6 Agosto 1981
A 17 anni costruisce e collauda personalmente il primo aliante.
Nel 1914 dopo la laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino,
si arruola volontario nel battaglione aviatori con l'incarico di sovrintendere al collaudo dei motori aerei.
Corradino D'Ascanio, il pioniere italiano dell'elicottero, come accade a tutti i pionieri la sua opera ingegneristica fu capita con enorme ritardo e il fascismo dovette fare a meno di uno strumento bellico che a quell’epoca avrebbe sorpreso tutti.
Nel 1918 la ditta torinese Pomilio lo invia negli Stati Uniti d'America e lì ritrova l'entusiasmo e nuovi stimoli per continuare
il proprio lavoro.
Dopo aver progettato, costruito e provato un elicottero per l'esercito non andato a buon fine, nel 1927 su commissione del Ministero dell'Aeronautica ne progetta un secondo con motore FIAT.
Nel 1928 il progetto viene approvato e affidato al collaudatore Nello Marinelli, che risulta così essere il primo pilota di elicotteri dell'aviazione italiana. Ma per la cecità di qualcuno il prototipo DAT 3 finisce dimenticato. D'Ascanio viene assunto dalla Piaggio come specialista di eliche e progetta un nuovo elicottero il PD 2 nel 1939, ma la guerra cancella tutti gli studi. Per la Piaggio crea la “ Vespa “.
Nel 1948 costruisce un altro elicottero PD 3 che vola nel 1952.
D'Ascanio riceve la Congresso mondiale di Filadelfia i riconoscimenti che l'Italia gli ha negato.
Negli anni 50 passa alle dipendenze dell'Augusta, la prima società privata di elicotteri in Italia. Insegna alla Normale di Pisa .
Il nome di D'Ascanio Corradino, resterà legato alla Vespa e non alla sua passione per il volo.