1910Il poeta
si trasferisce a Arcachon in Francia dove scrive in francese
"Le martyre de Saint Sebastian" e la "Pisanell",
messe in scena da Ida Rubistein. La Parisina musicata da
Pietro Mascagni. Le Chèvrefeuille, da cui trasse
in italiano "Il Ferro".1912Scrive
"La contemplazione della Morte", profondamente
colpito dalla morte del Pascoli e in questa opera evince
una crisi religiosa del poeta. Di tale periodo sono le "Canzoni
delle gesta d'oltre mare" per la guerra di Libia. Una
di queste "La canzone dei Dardanelli" viene censurata
da Giolitti. Continua la collaborazione giornalistica con
il corriere della sera e scrive per il cinema "Cabiria".1915-1921
D'Annunzio è soldato, combattente e legionario. Rientrando
in Italia, a Quarto, davanti alla statua di Garibaldi infiamma
e trascina con il suo discorso l'indecisa gioventù
italiana. In guerra combatte da fante, marinaio ed aviatore,
tantissime le glorie riconosciutegli.1916Il famoso
volo dove perde un occhio lo dirige verso il "Notturno",
scritto con gli occhi bendati ed assistito dalla figlia
Sirenetta.19181°
Agosto vola su Vienna gettando volantini e non bombe.1919Entra
a Fiume, dopo un gesto di protesta contro il Governo Italiano
post guerra e vi resterà fino al 1920 quando fiume
viene attaccata dal governo, D'Annunzio viene ferito e muoiono
soldati e legionari. Descriverà gli ultimi
sanguinosi avvenimenti nel libro "Legioni di Ronchi".
Documenti delle 5 giornate di Fiume.1921Trasferisce
la sua dimora sul lago di Garda che diventerà il
Vittoriale degli Italiani dove scrive "L'Italia degli
Italiani".19381°
Marzo nel suo studio, l'Officina, come lui lo chiamava lo
coglie la morte.