COMUNI
L'Aquila
Chieti
Pescara
Teramo
TURISMO
.......in Abruzzo
Abruzzo antico
Agriturismi
Alberghi
Luoghi religiosi
Vacanze marine
Vacanze bianche
Parchi
Sport
Terme
CULTURA
Editoria
Musei
Personaggi
CURIOSITÀ
Abruzzo estero
Auguri a .......
Riconoscimenti
 
MONDO SCUOLA

                                 Scuole

Università

Attività scolastiche
 

ENTRA CONTATTACI
PER SAPERNE DI PIÙ
  Gabriele D'Annunzio        Inventori                Musicisti

   Pittori & Scultori             Poeti dialettali       Scrittori & Poeti

1910 Il poeta si trasferisce a Arcachon in Francia dove scrive in francese "Le martyre de Saint Sebastian" e la "Pisanell", messe in scena da Ida Rubistein. La Parisina musicata da Pietro Mascagni.
Le Chèvrefeuille, da cui trasse in italiano "Il Ferro".

1912 Scrive "La contemplazione della Morte", profondamente colpito dalla morte del Pascoli e in questa opera evince una crisi religiosa del poeta.
Di tale periodo sono le "Canzoni delle gesta d'oltre mare" per la guerra di Libia. Una di queste "La canzone dei Dardanelli" viene censurata da Giolitti. Continua la collaborazione giornalistica con il corriere della sera e scrive per il cinema "Cabiria".

1915-1921 D'Annunzio è soldato, combattente e legionario.
Rientrando in Italia, a Quarto, davanti alla statua di Garibaldi infiamma e trascina con il suo discorso l'indecisa gioventù italiana.
In guerra combatte da fante, marinaio ed aviatore, tantissime le glorie riconosciutegli.

1916 Il famoso volo dove perde un occhio lo dirige verso il "Notturno", scritto con gli occhi bendati ed assistito dalla figlia Sirenetta.
1918 1° Agosto vola su Vienna gettando volantini e non bombe.
1919 Entra a Fiume, dopo un gesto di protesta contro il Governo Italiano post guerra e vi resterà fino al 1920 quando fiume viene attaccata dal governo, D'Annunzio viene ferito e muoiono soldati e legionari. Descriverà gli ultimi sanguinosi avvenimenti nel libro
"Legioni di Ronchi". Documenti delle 5 giornate di Fiume.

1921 Trasferisce la sua dimora sul lago di Garda che diventerà il Vittoriale degli Italiani dove scrive "L'Italia degli Italiani".
1938 1° Marzo nel suo studio, l'Officina, come lui lo chiamava lo coglie
la morte.

<<< precedente
 
 

Questo è lo spazio
per la tua
pubblicità

 

 

 

 

Questo è lo spazio
per la tua
pubblicità