Il fiore all'occhiello della letteratura Abruzzese nato a Pescara il 12 Marzo 1863
da Franco Paolo D'Annunzio e Luisa De Benedictis e morto a Gardone riviera nel 1938.
1881
Licenza liceale ad Honorem conseguita presso il Real Collegio
Cicognini di Prato dove scrisse la sua prima opera "Primo
Vere". Ben presto conquista la città capitolina
con la sua vita mondana e collaborazioni giornalistiche.1882Le sue
prime opere " Canto Novo" e "Terra Vergine".
A Roma conosce Maria Hardouin. duchessa di Gallese, la sposa
a vent'anni e da lei avrà tre figli. Il matrimonio
dura poco. Si innamora di Elvira Leoni, chiamata da lui
Barbara o Barbarella. In questo periodo scrive le seguenti
opere: "Il libro delle vergini" "L'armata
D'Italia" "Giovanni Episcopio" "L'innocente"
da cui trasse un film Luchino Visconti.1887
Viene eletto deputato per la destra.1888
Il suo primo romanzo "Il piacere" scritto a Francavilla
(CH) ospite del suo amico Francesco Paolo Michetti. Esce
anche il "Trionfo della morte", in cui si legge
la fine del suo amore per Barbarella. Questa è sostituita
nel cuore di D'Annunzio da Maria Gravina Cruillas De Ramacca,
nobildonna napoletana dalla quale D'Annunzio ebbe una figlia,
Renata chiamata Sirenetta, figlia devota e infermiera esemplare
durante la malattia del padre a Venezia nel 1916. Si innamora
perdutamente di Eleonora Duse dicendo di lei "Io posso
porla accanto a mia madre". La Duse lo convince a scrivere
per il teatro. Tra il 1898 e il 1910 è il periodo
della Capponcina e del grande amore per la Duse e dei suoi
capolavori per il teatro "Il sogno di un mattino di
primavera" "Il sogno di un tramonto di autunno"
"La gloria" "La Gioconda" "Francesca
da Rimini" "La figlia di Iorio" "La
fiaccola sotto il mogio" "Piu' che amore"
"La nave" "Fedra". Per la poesia, le
Laudi (Maia, Elettra e Alcyone). Per la prosa "Il fuoco",
auto biografia dell'amore verso la Duse. Anche il grande
amore per la Duse volge al termine.
Appare Sandra Di Rudini,
figlia del ministro e moglie del marchese Carlotti. Amore
folle e assistenza esemplare per la malattia della donna.
Nella guarigione di Sandra anche l'amore per lei ha termine
e la donna si ritirerà in convento. Tra le righe
di "Forse che si forse che no" si legge un'altro
suo amore ed è per Giuseppina Mancini. In questo
libro è manifesta la passione per il volo.